21 sono i giorni necessari per rieducare il cervello e radicare nuove abitudini nel subconscio, ciò che oggi ci sembra sperimentale e faticoso domani sarà ispirazione nella nostra quotidianità. Se vi state chiedendo quale indovino fosse a parlare, rimarrete sorpresi perché sono studi scientifici, antiche tradizioni orientali e sudamericane che lo affermano da tempo… E 21, sono più o meno, anche i giorni da confinati che viviamo chiedendoci: ‘Vale la pena provare a cambiare?’
Si tratta, in fondo, di rivedere se stessi per riemergere dall’emergenza con una visione aziendale cambiata.

Ma la psiche umana è resistente e vuole verificare se la situazione si dissolverà da sola, aspettando che il tempo e la scienza riaggiustino ciò che si è rotto mentre viviamo come al solito. L’improvvisa interruzione di tutto ci ha tolto il potere decisionale e ha rallentato le cose. Non siamo più abituati a non correre, ad aspettare risposte e cercare soluzioni con pazienza. L’abilità e la creatività di improvvisazione saranno le risorse più importanti? Forse…

BREGAGLIO TESSITRICE

Eccoci allora, come tessitori di un nuovo tempo. Tessiamo fili invisibili con il nostro collega, ora non più vicino di scrivania ma di web. In uno spazio indefinito ogni nodo viene ben stretto da mail, conference call, esperienza commerciale e anche un po’ di solitudine che apre alla fantasia. Il lavoro prosegua, l’amministrazione non molla i confini e la merce continua a uscire dal magazzino, unica area touchable. Il tutto, però, in una diversa sharing economy in cui non più solo prodotti e servizi sono condivisi, ma anche le persone. Il calore dell’umanità va in rete e si muove in orizzonti sconfinati.

CORANAVIRUS… E ORA?

L’impatto del coronavirus è indubbiamente stratificato e complesso, dall’incredulità passeremo alla rassicurazione sociale fino alla percezione progressiva dell’impatto sulla nostra vita e a un’inquietante apprensione di quale potrebbe essere lo scenario futuro.

Siamo stati buttati su un nuovo palcoscenico, estremo ed imprevedibile, e noi siamo impreparati come nelle prime recite scolastiche. La cultura dell’adesso assumerà un valore più profondo e spirituale. Per qualche tempo, in questa quarantena di consumo ci abitueremo a vivere con meno beni e meno viaggi, meno certezze ma sicuramente, chi non ne sarà colpito, imparerà a vivere più intensamente.

Bregaglio c’è, ed è pronto ad attraversare l’oggi con voi!

#bregagliorestaconvoi
#osservatoriobregaglio

Foto credits illustratrice @edosatwork

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